Obiettivi

 

Il progetto Ash-RESILIENCE ha 2 obiettivi principali:

-migliorare e aggiornare efficacemente l'infrastruttura di ricerca esistente dedicata al monitoraggio e alla previsione delle nubi di cenere vulcanica nell'atmosfera,

-fornire diversi strumenti per aiutare a mitigare gli effetti della ricaduta dei tefra nelle aree metropolitane di Catania e Napoli, integrando modelli, osservazioni e “buone pratiche”.

Strategia

La strategia che abbiamo proposto per il progetto si basa su 3 elementi fondamentali che sono e che dovranno essere correlati sinergicamente tra loro per raggiungere gli obbiettivi del progetto, ovvero:

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1) Competenza ed esperienza dell'INGV

Sul problema della dispersione di tefra e dell'impatto delle ceneri vulcaniche disperse nell'aria, l'INGV è ed è stato coinvolto in numerosi progetti di ricerca scientifica nazionali e internazionali, potendo vantare:

  • Acquisizione di dati sul terreno, in atmosfera e nello spazio;
  • Sviluppo di modelli di colonne eruttive e di trasporto di tefra;
  • Assimilazione dei dati per caratterizzare le condizioni iniziali nei VATDM (Volcanic Ash Transport and Dispersal Models).

 

 

 

 

 

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2) La fortuna di avere a disposizione l’Etna come un laboratorio naturale.

Le frequenti emissioni di cenere dell'ultimo decennio all'Etna suggeriscono di considerarle non più come un'emergenza, ma come una situazione ordinaria, che richiede una conoscenza accurata di:

  • Effetti dei tefra sulle comunità locali e sulle infrastrutture (aviazione, traffico stradale, visibilità, danni causati ai tetti, lesioni alle persone, effetti sulla salute umana);
  • Azioni per attenuare i rischi.

 

 

 

 

 

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3) Sviluppo di nuove ICT

Sistema integrato, ispirato al concetto di Smart Community, basato su un approccio multidisciplinare in grado di integrare l'attività di monitoraggio e previsione del trasporto di nuvole vulcaniche nell'atmosfera, unitamente alla gestione delle criticità legate all'impatto nelle due aree metropolitane, attraverso la realizzazione di :

  • “Buone pratiche” per migliorare la capacità di resilienza delle comunità durante la caduta di ceneri vulcaniche;
  • Strumenti per la gestione delle emergenze causate dalla ricaduta di tefra.
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